domenica 22 dicembre 2019

#28 IL PROTAGONISTA DELLA COSA

Il ruolo di "testimonial" della cosa non può che appartenere all'anziana signora che nel 2017 all'età di 93 anni ha persino vinto un concorso fotografico europeo con una foto che la ritraeva mentre era intenta a cucire una rete. La signora Maria Pramparo, con oltre 70 anni di esperienza nella cucitura delle reti, si è fatta portavoce di quei valori di passione, sacrificio e tradizione che caratterizzano il mondo della pesca e grazie a questo è risultata la vincitrice del concorso con oltre 16.000 voti.

Link all'articolo completo: https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/03/25/news/a-93-anni-cuce-ancora-le-reti-da-pesca-1.15088293

#27 IL MUSEO DELLA COSA

Un esempio di museo della rete da pesca si può trovare a Siviano, in provincia di Brescia, dove si trova la fabbrica di reti più antica del luogo, che oggi ospita il Museo della Rete; è possibile trovare una raccolta di documenti, fotografie e cimeli legati al mondo della rete da pesca, realizzata dai proprietari in omaggio alle proprie radici e alle proprie tradizioni.

Anche nei pressi del lago Trasimeno si può trovare un museo della pesca; in questo caso il museo è composto da 4 grandi stanze e ognuna di queste fa riferimento a un particolare momento della giornata per i pescatori (alba, mezzogiorno, pomeriggio e sera). Il museo permette di ripercorrere l'evoluzione delle tecniche e degli strumenti di pesca dalla preistoria ai tempi moderni.

martedì 17 dicembre 2019

venerdì 6 dicembre 2019

#23 LA COSA NELLA LETTERATURA

Rete da pesca, Robert Lowell, Il delfino e altre poesie, Mondadori 2000


La chiarità di ogni cosa che improvvisa ci abbaglia,
i tuoi vaganti silenzi e brillanti scoperte,
delfino scatenato ad afferrare nel loro guizzo i pesci...
I poeti muoiono adolescenti, il ritmo li mummifica,
le voci archetipe cantano fuori chiave;
il vecchio attore non sa più legger gli amici
e tuttavia legge se stesso ad alta voce,
il genio culla a morte l'uditorio.
Deve pure avere fine il verso.
Però il mio cuore è fiero, so di aver allietato la mia vita
intrecciando, disfacendo una rete di corda catramata;
la rete rimarrà al muro quando i pesci saranno già mangiati,
affissa come bronzo illeggibile sul futuro senza futuro.



Storia del pescatore, Le mille e una notte, X secolo



«Sire, viveva una volta un pescatore assai vecchio, e tanto povero, che a stento guadagnava di che mantenere la moglie e tre fanciulli, ond’era composta la sua famiglia. Egli andava tutti i dì alla pesca di buon mattino, ed ogni giorno erasi prefisso di non gettare le reti più di quattro volte. Un mattino ei partì al chiaro di luna, e recatosi in riva al mare, si svestì, e gettò le reti; nel tirarle alla sponda, sentì sulle prime alquanta resistenza, per cui credendo aver fatta buona preda, già ne gioiva. Ma poco dopo, accortosi non esservi invece nella rete che un carcame d’asino, n’ebbe gran dolore....»

#22 LA COSA NEI FUMETTI

Corriere dei piccoli, N 9 1 Marzo 1959


#21 LA COSA NELLA MUSICA


"Il pescatore", Pierangelo Bertolli e Fiorella Mannoia, 1989

https://www.youtube.com/watch?v=QUvmq2lkrHM

Testo:
Getta le tue reti
Buona pesca ci sarà
E canta le tue canzoni
Che burrasca calmerà
Pensa pensa al tuo bambino
Al saluto che ti mandò
E tua moglie sveglia di buon mattino
Con Dio di te parlò
Con Dio di te parlò
Dimmi dimmi mio Signore
Dimmi che tornerà
L'uomo mio difendi dal mare
Dai pericoli che troverà
Troppo giovane son io
Ed il nero è un triste colore
La mia pelle bianca e profumata
Ha bisogno di carezze ancora
Ha bisogno di carezze ora
Pesca forza tira pescatore
Pesca e non ti fermare
Poco pesce nella rete
Lunghi giorni in mezzo al mare
Mare che non ti ha mai dato tanto
Mare che fa bestemmiare
Quando la sua furia diventa grande
E la sua onda è un gigante
La sua onda è un gigante
Dimmi dimmi mio Signore
Dimmi se tornerà
Quell'uomo che sento meno mio
Ed un altro mi sorride già
Scaccialo dalla mia mente
Non indurmi nel peccato
Un brivido sento quando mi guarda
E una rosa egli mi ha dato
Una rosa lui mi ha dato
Rosa rossa pegno di amore
Rosa rossa malaspina
Nel silenzio della notte ora
La mia bocca gli è vicina
No per Dio non farlo tornare
Dillo tu al mare
È troppo forte questa catena
Io non la voglio spezzare
Io non la voglio spezzare
Pesca forza tira pescatore
Pesca non ti fermare
Anche quando l'onda ti solleva forte
E ti toglie dal tuo pensare
E ti spazza via come foglia al vento
Che vien voglia di lasciarsi andare
Più leggero nel suo abbraccio forte
Ma è così cattiva poi la morte
È così cattiva poi la morte
Dimmi dimmi mio Signore
Dimmi che tornerà
Quell'uomo che sento l'uomo mio
Quell'uomo che non saprà
Che non saprà di me
Di lui e delle sue promesse vane
Di una rosa rossa qui tra le mie dita
Di una storia nata già finita
Di una storia nata già finita
Pesca forza tira pescatore
Pesca non ti fermare
Poco pesce nella rete
Lunghi giorni in mezzo al mare
Mare che non ti ha mai dato tanto
Mare che fa bestemmiare
E si placa e tace senza resa
E ti aspetta per ricominciare
E ti aspetta per ricominciare

#20 I BREVETTI DELLA COSA


US2587770A, Hugo E Schatz, 1947

Questo brevetto si riferisce a un tipo di rete da pesca da usare prevalentemente per pesci di piccola taglia, che può essere utilizzata anche mentre è in movimento (ad esempio mentre viene trainata da una barca)

US8093515B2, Jay Pigott, 2009

Questo brevetto prevede di incorporare all'interno di una normale rete da pesca un dispositivo elettronico che consenta di pesare il pesce quando questo è ancora nella rete

WO2016024448A1, 
藤本 邦三 
章一 大橋 
聡 杉丸, 2016


Questo brevetto riguarda un possibile rivestimento da porre sui fili delle reti, per renderli più resistenti all'usura e alla corrosione dovuta all'acqua salata del mare. L'idea è quella di rivestire i fili delle reti con una resina che dovrebbe fungere da strato protettivo.

Fonte: Google patent

#18 IN CUCINA

La pesca nasce come attività volta a procurarsi il cibo, per questo motivo sono numerosi i punti di contatto tra la rete da pesca e il mondo della cucina. La maggior parte del pesce che finisce sulle nostre tavole viene pescato proprio con le reti (nel mediterraneo il tipo di reti più usato sono le reti da posta fisse). La pesca che si pratica nel mediterraneo è multi-specifica, ovvero non si basa su una sola specie di pesce ma è molto variabile. Le specie maggiormente pescate nei nostri mari sono spigole, orate, tonni, cefali, seppie, sarde, alici, gamberi, in funzione del tipo di reti usate e del periodo dell'anno.

#15 L'EVOLUZIONE FUTURA DELLA COSA

Nonostante la rete sia uno strumento usato da millenni, non mancano interessanti prospettive future che riguardano la sua evoluzione; da un punto di vista funzionale ad esempio si potrebbe pensare a delle reti in grado di "selezionare" le prede da intrappolare (si pensi ad esempio al possibile uso di sensori che possano misurare il peso o le dimensioni dei pesci, lasciando passare quelli più piccoli e trattenendo invece quelli più grossi).

In ottica ecologica invece si stanno studiando materiali che possano essere usati senza impattare sull'ambiente marino, infatti le reti moderne sono fatte di nylon, che offre ottime caratteristiche funzionali ma purtroppo non è biodegradabile e per questo motivo è molto importante trovare un'alternativa che consenta di rispettare l'ambiente.

lunedì 2 dicembre 2019

sabato 23 novembre 2019

#13 L'ANATOMIA DELLA COSA

La struttura delle reti da pesca è molto semplice:
i fili vengono intrecciati lasciando degli spazi vuoti che prendono il nome di "maglia"; le due forme di maglia più comuni sono quella a losanga (rombo) e quella quadrata. Le dimensioni della maglia consentono di dividere le reti in diverse categorie. Oltre ai materiali di cui sono fatti i fili un'altra differenza che si può individuare nella maglie di una rete è quella che riguarda come i fili vengono intrecciati: infatti si possono avere reti "con nodo" e reti "senza nodo"
Per misurare la maglia di una rete ci sono due metodi, il primo consiste nell' indicazione (in cm della maglia intera tesa, ovvero la misura che c'è tra due nodi opposti quando la maglia è tesa; il secondo invece indica la misura in mm della distanza tra due nodi adiacenti
Rete senza nodo

Rete con nodo

#12 I MATERIALI DELLA COSA

Il materiale di cui sono fatte la maggior parte delle reti che vengono usate al giorno d’oggi è il nylon, poiché questo è praticamente invisibile nell’acqua; in passato al posto del nylon era spesso usato il cotone, il lino o la canapa
. Di solito nella parte superiore delle reti sono presenti dei pezzi di sughero o plastica che galleggiano sulla superficie dell'acqua, mentre la parte inferiore della rete presenta dei piombi che garantiscono che la rete stessa sia completamente distesa in tutta la sua lunghezza.
Negli ultimi tempi la direzione che si è intrapresa è quella di sviluppare reti in materiali biodegradabili, al fine di minimizzare l'impatto che le reti disperse in mare hanno sull'ambiente.

#11 LA TASSONOMIA DELLA COSA

Tipi di rete:
1) reti da circuizione
2) reti a strascico
3) reti da posta fissa
4) reti da posta alla deriva

1) RETI DA CIRCUIZIONE
Vengono usate principalmente per la pesca di specie che vivono in branchi, le dimensioni possono essere molto variabili e si va da pesci molto piccoli come sardine o acciughe a pesci più grossi come ad esempio i tonni.

2) RETI A STRASCICO
Una rete viene trascinata lungo il fondale da una o due barche. Questo tipo di reti hanno generalmente una forma conica ed è possibile dividerle in 3 sezioni; la prima è la bocca, ovvero l’apertura, la seconda è il ventre ovvero la parte centrale, mentre l’ultima è il sacco, la parte terminale che è apribile per prelevare il pescato.

3) RETI DA POSTA
Si tratta di una rete che viene disposta verticalmente, spesso di lunghezza elevata, in attesa che le prede vi restino impigliate. Si parla di reti da posta fisse quando queste vengono ancorate al fondo, mentre vengono definite reti da posta alla deriva quando vengono lasciate libere di seguire le correnti marine.

#10 I PROVERBI DELLA COSA

Vengono di seguito elencati alcuni proverbi relativi alla cosa:

C'è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti. (Proverbio cinese)

Non basta andare al fiume con la volontà di pigliar pesci, bisogna andarvi con la rete e con l'amo. (Proverbio)

Prima di andare alla pesca esamina ben bene la tua rete. (Proverbio italiano)

Fonti: Wikipedia, Aforismi e proverbi relativi al mondo della pesca

venerdì 8 novembre 2019

#09 I NOMI DELLA COSA

ETIMOLOGIA

La parola "rete" deriva dal latino e nel tempo è stata usata in molteplici ambiti: inizialmente si usava per riferirsi esclusivamente allo strumento da pesca, mentre in tempi più recenti con il termine "rete" si indica anche un insieme di elementi collegati tra loro (ad esempio in ambito informatico. In senso figurato può anche indicare un inganno.
A causa di questi molteplici utilizzi l'etimologia del termine è molto complessa e difficile da individuare.
Di seguito vengono elencati alcuni dei nomi con i quali la cosa è chiamata in altre lingue:

Inglese: Fishing net
Francese: Filet de pêche
Spagnolo: Red de pesca
Tedesco: Fischernetz

#08 LA COSA

LE RETI DA PESCA

La presenza del porticciolo ha fatto si che negli anni una delle attività maggiormente praticate fosse la pesca; non è un caso che la maggior parte delle imbarcazioni presenti all'interno del porto siano piccole barche attrezzate con tutto il necessario per praticare questa attività. Gli strumenti maggiormente usati sono il palamito e le classiche reti da pesca, che diventano a tutti gli effetti un simbolo del luogo.

mercoledì 23 ottobre 2019

#07 UN FILM

Come detto Punta Secca deve la sua celebrità alla serie tv “Il commissario Montalbano”. I racconti scritti da Camilleri sono ambientati a Vigata, immaginario comune siciliano, che nella realtà corrisponde a Porto Empedocle (in provincia di Agrigento); tuttavia nella serie tv i luoghi scelti per effettuare le riprese sono nel Ragusano e in particolare a Punta Secca (il cui nome nella serie è “Marinella”) si trova la casa dove vive il protagonista

#06 IL NOME DEL LUOGO

Ai tempi degli Arabi era chiamata ʿAyn al-Qasab, ma nel corso dei secoli acquisì parecchi altri nomi tra cui: "Raʾs Karam", "Raʾs Karama", "Capo Scaramia" e, recentemente, "Capo Scalambri" (nome ancora oggi visibile in alcune carte geografiche e in quelle "nautiche") da cui prende il nome la torre Scalambri, torre costiera difensiva costruita nel XVI secolo. Un altro nome usato dagli Arabi fu “Ain Keseb”.

Sitografia: https://it.wikipedia.org/wiki/Punta_Secca

#05 IL MITO

Da alcuni anni nel mese di Agosto si svolge a Punta Secca la cosiddetta “Filippide”, maratona che si rifà al mito di Filippide; Una leggenda attribuita tradizionalmente a Erodoto ma divulgata da Plutarco, che a sua volta cita Eraclide Pontico nell’opera Sulla gloria degli Ateniesi, sostiene che Fidippide (o Filippide, chiamato da Plutarco Eucle o Tersippo) dopo la battaglia sarebbe corso fino ad Atene dove sarebbe morto per lo sforzo all’arrivo, dopo aver pronunciato la celebre frase “Abbiamo vinto“. Anche Luciano di Samosata riporta la stessa leggenda, chiamando il corridore Filippide, nome preferito a Fidippide nel Medioevo.
In realtà la storia ci racconta che l’antico Ateniese Filippide fu inviato dagli Ateniesi poco prima della battaglia di Maratona del 490 a.C., a chiedere aiuto agli Spartani, coprendo la distanza esistente tra Atene e Sparta, circa 240 km, in due giorni.

Sitografia: https://cultura.biografieonline.it/battaglia-maratona-storia/
http://www.clubsupermarathon.it/storia/420-filippide-chi-era-o-non-era-costui.html
Statua di Filippide a Maratona

#04 CITAZIONI

“Le indagini di Montalbano”, Andrea Camilleri, Sellerio Editore




#03 UN LIBRO

“Le indagini di Montalbano”, Andrea Camilleri

martedì 22 ottobre 2019

#02 LE COSE

LA CASA DI MONTALBANO

Punta Secca deve la sua popolarità alla serie tv "Il commissario Montalbano" e proprio per questo motivo una delle cose che più rappresenta il luogo è la casa che nella serie appartiene a Montalbano, diventata attrazione per molti turisti.


TORRE SCALAMBRI
Meno famosa, ma ugualmente caratteristica e importante è la "Torre Scalambri", situata di fronte la celebre casa del commissario Montalbano. La Torre Scalambri è una torre di difesa costiera, costruita alla fine del 1500 per potersi difendere dagli attacchi provenienti dal mare.





IL FARO
Punto di riferimento per le navi durante la navigazione nel Mediterraneo è il faro di Punta Secca, fatto costruire dal governo Borbonico intorno al 1860 e oggi di proprietà della Marina Militare Italiana. La luce del faro è visibile per 206°, tra 318° e 112°, nella zona di mare compresa tra Gela e Cava d'Aliga.





GLI STRUMENTI PER LA PESCA
Punta Secca ospita un piccolo porticciolo, dove gli abitanti del posto tengono piccole imbarcazioni che permettono loro di praticare l'attività della pesca, attraverso strumenti come il palamito ("conzo" in dialetto) e le classiche reti.

domenica 13 ottobre 2019

#01 IL LUOGO

Punta Secca (Punta Sicca in Siciliano) è un piccolo borgo marinaro, frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, in Sicilia.

Coordinate: 36°49′38″N 14°31′07″E